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Certificazione BS OHSAS 18001:2007

 
Il Nostro Fornitore ha ottenuto da parte dell'ente Kiwa Cermet la certificazione di conformità ai requisiti della norma OHSAS 18001 del proprio sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Tale certificazione, rilasciata da un soggetto terzo e indipendente, attesta che l'organizzazione del Nostro Fornitore è orientata al pieno rispetto della normativa in materia di sicurezza, al controllo di tutti i rischi, alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e al miglioramento continuo dei livelli di sicurezza sul lavoro inerenti la propria attività.

Certificazione UNI EN ISO 14001:2004

 
La ISO 14001 fa parte di una serie di norme che riguardano il sistema di gestione ambientale. La sua applicazione definisce i requisiti per individuare, controllare e monitorare gli aspetti ambientali di un'organizzazione. Il Nostro Fornitore ha scelto di ottenere questa certificazione sia per l’attività di distribuzione sia per l’attività di produzione di consumabili rigenerati e compatibili, in quanto considera il rispetto dell’ambiente uno dei valori fondamentali della sua attività d’impresa.

Certificazione UNI EN ISO 9001:2008

 
Dal 01/09/2003 Ii Nostro Fornitore è un' azienda certificata UNI EN ISO 9001. La certificazione riguarda la produzione e la distribuzione di prodotti consumabili e parti di ricambio per macchine da ufficio. IR ha scelto di fare questo investimento per assicurare ai Clienti un elevato livello qualitativo sia per quel che riguarda i prodotti sia per quanto concerne il servizio.

Certificazione UNI EN ISO 14021:2012

 
La certificazione ambientale di prodotto ai sensi della norma UNI EN ISO 14021 attesta che, per la categoria di prodotti denominati “ Cartuccia Rigenerata”, il Nostro Fornitore ha definito regole e metodi per controllare il proprio processo di rigenerazione e i propri fornitori al fine di assicurare che le cartucce siano effettivamente rigenerate, cioè derivanti da un precedente utilizzo, garantendo minori impatti ambientali e consumi di risorse per la loro realizzazione. Inoltre questa certificazione è importante nel caso di partecipazione a gare d’appalto per uffici pubblici in quanto è espressamente richiamata nei CAM ( Criteri Ambientali Minimi ), il documento che il Ministero dell’Ambiente ha rilasciato per spiegare le caratteristiche e suggerire la documentazione da richiedere, se si vuole acquistare un prodotto rigenerato di qualità.

CERTIFICAZIONE STMC

 
In un’ottica di continuo miglioramento della qualità dei prodotti, l’azienda ha ottenuto la certificazione STMC. STMC è l’acronimo di Comitato dei Metodi di Test Standardizzati. Questo comitato globale è nato per cercare e promuovere metodi di test standardizzati per le industrie di cartucce per stampanti. Tali metodi sono utilizzati per valutare le prestazioni delle cartucce toner, in particolare la resa della cartuccia toner e la densità del toner. Inoltre i test standardizzati rendono possibile la valutazione di una cartuccia laser ovunque, fornendo gli stessi risultati, indipendentemente da chi ha eseguito il test. Queste procedure standardizzate non specificano come una cartuccia deve funzionare ne misurano solamente i valori. La certificazione STMC valuta, tramite questi metodi di prova, la capacità della cartuccia e il numero di pagine stampate, la qualità dei solidi e la densità del toner. Le cartucce certificate STMC provengono da una società i cui dipendenti hanno superato un corso di formazione dispensato da un istruttore autorizzato. Il Nostro Fornitore valuta le prestazioni delle cartucce laser prodotte nei suoi stabilimenti, seguendo le procedure imposte dalla STMC.

Certificazione UNI EN ISO 19752 e ISO 19798

Il Nostro Fornitore dichiara che alcuni modelli di cartucce laser rigenerate e compatibili a marchio Graphic-jet soddisfano i requisiti in termini di resa, elencati dalla normativa ISO 19752 e ISO 19798

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ CE

REACH

 
REACH (CE) N. 1907/2006, è un regolamento dell'Unione europea riguardante la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche, approvato il 18 dicembre 2006 dal Parlamento europeo, con l'obiettivo di migliorare la protezione della salute umana e dell'ambiente dai rischi che possono derivare dalle sostanze chimiche. REACH pone nuove responsabilità a carico dell’industria europea circa la gestione dei rischi delle sostanze chimiche e la trasmissione dell’appropriata informativa sulla sicurezza agli utilizzatori professionali e, per quanto riguarda le sostanze maggiormente pericolose, anche ai consumatori. Questo regolamento, fra i vari obblighi, prevede la compilazione di una scheda di sicurezza (SDS) che deve essere redatta secondo precisi parametri che forniscano importanti informazioni sull’uso del prodotto. La scheda di sicurezza deve essere redatta nella lingua del paese dove il prodotto viene venduto. Questo documento può essere richiesto in qualsiasi momento dall’autorità competente o dall’acquirente per le opportune verifiche. Il Nostro Fornitore, avvalendosi della collaborazione di consulenti competenti in materia, è in grado di fornire per tutti i prodotti, le corrispondenti schede di sicurezza in completa conformità a tale regolamento.
 
 
 

NUOVA GUIDA AI CLONI 2015

 
La Guida ai Cloni è il documento rilasciato da ETIRA (European Toner and INK-JET Remanufacturers Association) che spiega in modo chiaro e completo le varie tipologie di prodotti (consumabili) che si possono trovare nel mercato, individuando per ogni categoria, rischi e vantaggi. Questo è l’unico documento ufficiale riconosciuto sull’argomento ed è preso in seria considerazione dalle case madri (OEM) e dagli organi politici europei.

Criteri Ambientali Minimi (CAM)

 

Il Piano d’Azione Nazionale rinvia ad appositi decreti emanati dal Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, l’individuazione di un set di criteri ambientali “minimi” per gli acquisti relativi ad una serie di “categorie merceologiche" tra le quali è indicata : elettronica (attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio e relativi materiali di consumo, apparati di telecomunicazione) I documenti “Criteri Ambientali Minimi” o “CAM”, adottati con Decreto Ministeriale, riportano delle indicazioni generali volte ad indirizzare l’ente verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti e forniscono delle “considerazioni ambientali” propriamente dette, collegate alle diverse fasi delle procedure di gara (oggetto dell’appalto, specifiche tecniche, caratteristiche tecniche premianti collegati alla modalità di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa, condizioni di esecuzione dell’appalto) volte a qualificare ambientalmente sia le forniture che gli affidamenti lungo l’intero ciclo di vita del servizio/prodotto. I “Criteri Ambientali Minimi” sono individuati fra i criteri ambientali in vigore relativi alle etichette di qualità ecologica ufficiali già presenti sul mercato o fra altre fonti informative esistenti (per esempio le normative che impongono determinati standard ambientali quali le misure adottate nell’ambito della Direttiva ERP (Energy Related Products) relativa all’istituzione di un quadro per l’elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia”) e attraverso le indicazioni che provengono dalle parti interessate dell’industria come le associazioni di categoria. La definizione dei CAM rientra fra i compiti assegnati al Comitato di Gestione. Per la loro elaborazione vengono istituiti dei gruppi di lavoro composti da esperti e da referenti delle associazioni di categoria dei produttori. I documenti così elaborati vengono sottoposti ad un confronto con gli operatori economici, tramite le associazioni di categoria e successivamente approvati dal Comitato di Gestione. La stesura finale dei CAM viene inviata ai ministeri interessati per acquisire eventuali osservazioni. Infine il documento viene adottato con Decreto del Ministro dell’ambiente e pubblicato in G.U. La struttura e la procedura di definizione dei CAM consente di facilitare al massimo il compito delle stazioni appaltanti che vogliono adottare o implementare pratiche di GPP ed essere in linea con i principi del PAN. Con un semplice copia ed incolla infatti, possono trasferire nei propri capitolati le caratteristiche ambientali utili a classificare come “verde” la fornitura o l’affidamento cui si riferiscono e i relativi mezzi di prova per verificare la conformità delle offerte pervenute ai requisiti ambientali richiesti. L’insieme dei criteri ambientali che vengono individuati, danno un quadro di riferimento utile alle stazioni appaltanti che, nel definire le specifiche tecniche di un capitolato d’oneri, così come recita la relativa disposizione normativa del codice dei contratti pubblici, sono obbligate “Ogniqualvolta sia possibile, a definirle in modo da tenere conto criteri di accessibilità per i soggetti disabili, di una progettazione adeguata per tutti gli utenti, della tutela ambientale”. Inoltre fornisce indicazioni utili al mercato, che verrà gradualmente portato ad innalzare il livello della qualità ambientale dei prodotti e dei processi in linea con i trend normativi e di domanda sempre più attenta alla qualità ambientale. Si sottolinea inoltre che i criteri individuati dal Piano d’Azione Italiano sono redatti partendo dallo schema di criteri proposti dalla Commissione europea nel toolkit europeo. Attraverso il lavoro svolto i criteri proposti da livello europeo vengono adattati ed integrati per renderli più facilmente applicabili al contesto nazionale.